Sit tibi terra levis Vlassis Rassias, instancabile guida dei Pagani Ellenici

Roma2018.2 

“Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte”.

(Platone, Apologia di Socrate)

 

Questa mattina un sodale ed amico di vecchia data ci ha informato che Vlassis Rassias, il capo della grande comunità pagana di Grecia YSEE (Consiglio degli Ellenici) è passato ad altra dimensione dell’esistenza.

La notizia, inaspettata, è arrivata come uno schiaffo.

Mentre scrivo non so ancora come o di cosa sia morto.

Immediatamente il pensiero si è riempito di ricordi legati alla sua forte personalità e ai nostri svariati incontri, avvenuti nell’arco di una quindicina d’anni.

Occasioni diverse, in terre e fra genti diverse, ma al contempo molto simili, lungo le strade della nostra Europa.

Contatti e convegni avvenuti perseguendo insieme un comune obiettivo: il diritto alla legittimità ed alla dignità per chi oggi cerca e trova risposte e aderenze nelle antiche e perenni religiosità dei nostri, rispettivi, Avi.

Le prime a riaffiorare sono state le immagini legate al nostro ultimo incontro, non privo di dialettica, ma sempre rispettoso e mirante al bene comune: fu in occasione dell’ultimo Congresso dell’E.C.E.R.  (ex W.C.E.R.), organizzato a Roma nell’aprile 2018 dal M.T.R. in coincidenza col Natale di Roma MMDCCLXXI  a.U.c.

I nostri trascorsi però sono annosi.

Con Vlassis, infatti, eravamo in contatto sin da inizio secolo grazie a quell’infaticabile testimone della Tradizione Romano-Italica che fu Salvatore Ruta, cofondatore e princeps dell’ M.T.R. delle origini.

Tramite Salvatore, con Vlassis instaurammo subito un rapporto molto cordiale e di reciproco scambio, in virtù del comune intento di far vivere la religione dei  Padri. E fu proprio il suo viaggio a Messina e l’incontro con Ruta ad offrire a Vlassis lo spunto per sviluppare il suo successivo e molto proficuo percorso in terra ellenica con il suo Y.S.E.E.

Furono poi le nuove tecnologie diffuse in quegli anni, internet ed i blog di discussione, che aiutarono i nostri scambi ed incontri: Vlassis nel 2006 mi chiamò a concelebrare ad un suo grande evento: il Prometeia, organizzato in Grecia sul monte Olimpo, in concomitanza del Solstizio d’estate. Accolsi l’invito conducendo una delegazione del M.T.R. in terra ellenica.

Fu a seguito di quel viaggio – per lo stupore nell’assistere ad un Solstizio celebrato da un’inattesa moltitudine di persone, uomini, donne, anziani, bambini, un intero popolo, e per gli interessanti approfondimenti organizzativi e dottrinali di quei giorni con Vlassis sul monte Olimpo e ad Atene – che addivenni ad una scelta di metodo: era tempo che anche noi pagani italiani uscissimo dalla torre eburnea e ci aprissimo al mondo, instaurando relazioni con altre comunità affini.

Ed è quindi a Vlassis che devo la svolta impressa al M.T.R. di intraprendere, primo fra le realtà italiane, rapporti internazionali.

Partecipammo così al congresso W.C.E.R. del 2007 in Lettonia, a Riga e Jurmala: anche allora, tra noi ed i sodali dell’ Y.S.E.E., emersero importanti affinità e forti corrispondenze, discendenti dalla comune cultura classica. Ci rivedemmo in Polonia , dopo qualche anno, in Lituania a Vilnius nel 2014 e a Praga nel 2016.

Vlassis ci fece anche la cortesia di una visita d’amicizia in sede a Roma per rinsaldare l’antico legame.

Caro Vlassis, lasciami dire che il tuo lungo e costante lavoro a beneficio dell’odierno paganesimo greco e d’Europa è stato fondamentale. Ci auguriamo che altri sappiano cogliere il tuo importante testimone e siano degni di levare alta la fiaccola, conservando sempre acceso il sacro fuoco. Che gli Dei siano proprizi al tuo nuovo viaggio intrapreso, e che la terra ti sia lieve.

                                                                                                           Daniele Liotta

Presidente M.T.R.

Roma2018.1