La bellezza senza tempo di Ostia antica. Passeggiata archeologica nel mito

PHOTO-2019-10-07-12-47-02Il Movimento Tradizionale Romano e il Manipolo Escursionistico Peppe Dimitri hanno organizzato una passeggiata tra le rovine di Ostia Antica, guidati dall’Archeologa Sandra Mazza.

L’antico centro di Ostia, secondo il mito letterario, sembra essere nato dalla intuizione di Anco Marcio che nel VII secolo ne fece una zona strategica alla foce del Tevere, luogo di passaggio di merci, ma anche di uomini, dotata nel tempo delle strutture amministrative per registrare, vendere e trasportare i beni alimentari e umani verso Roma.

Accompagnati da un sole tiepido a intervalli velato da nubi passeggere ci siamo così avventurati sul selciato ancora ben tenuto di quella che fu una delle cittadine più ricche e illustri per la nobiltà romana, sepolta sotto una sovrapposizione stratigrafica che va dal IV secolo a.C. alla piena età imperiale.

La scelta dei luoghi da visitare è stata fatta sulla base di una narrazione storica che mettesse in evidenza l’importanza del sito Ostiense, a parità di siti come Pompei ed Ercolano, documento indiscutibile della quotidianità romana.

L’organizzazione della viabilità ortogonale ha reso la passeggiata agevole e ha permesso ai partecipanti di comprendere l’importanza data dalla romanità e dalla grecità alla costruzione sensata dell’abitato, che doveva rispondere ad esigenze di abitabilità privata e di convivenza pubblica, di attività politica e commerciale, ma soprattutto di sacralità.

Le abitazioni mantengono ancora ben evidenziate le fondamenta e la pavimentazione talvolta meno lussuosa rispetto a quella delle terme e delle Palestre.

Entrati da Porta Romana abbiamo subito ammirato l’autorevole statua della dea Vittoria e accanto la via dei Magazzini Repubblicani.

Meritevole di attenzione anche la caserma dei Vigili, ricostruita da Adriano per il corpo dei Vigili del fuoco, già distaccato a Ostia dai tempi di Claudio.

Proseguendo su via della fontana abbiamo costeggiato il caseggiato delle Fornaci utilizzato per impianti industriali. Particolarmente rappresentative alcune case con volte dipinte e con mosaici che testimoniano la perizia architettonica del III secolo d.c.

Il teatro edificato sotto Augusto e ricostruito nel II secolo d.c.dall’imperatore Commodo è un esempio di come la vita quotidiana nell’antica Roma necessiti di momenti comunitari e di ozio.

Solo citati i diciassette mitrei che affollano la città e ne sono esempio di sincretismo religioso, tale da far coesistere templi di differenti divinità non distanti l’uno dall’altro.

Ma per sottolineare il ruolo strategico di Ostia è stato importante visitare i numerosi horrea e le botteghe commerciali che smistavano merci e uomini destinati a risalire il fiume per raggiungere Roma.

Un luogo di passaggio sicuramente è sembrato essere Ostia antica che ha sfruttato commercialmente e politicamente la sua vicinanza geografica al mare e al Tevere, ma non un luogo di promiscuità, di arrivo in massa disorganico e minaccioso per la sua sopravvivenza.

L’armonia della Civiltà classica si è respirata in questa piacevole passeggiata, dall’ordine delle strade, alla bellezza delle abitazioni, alla compostezza e l’autorità dei templi, all’organizzazione delle botteghe commerciali. La stessa armonia in cui tutto ha il giusto posto e di cui il risultato finale è la bellezza senza tempo.

Marina Simeone

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