Storia, misteri e coincidenze del talismano romano di Londra

london-stone-3Venerdì 13 maggio 2016, la leggendaria London Stone, è stata spostata dalla sua sede storica in Cannon Steet ed è stata “pensionata” in un museo londinese che racconta la storia della capitale albionica.

Si è trattato di un fatto molto inusuale, e parimenti intrigante, in un paese solitamente rispettoso delle sue poche vestigia millenarie e delle sue molte leggende. Una di queste dice proprio che la citata pietra è il “talismano” della città.

Ma facciamo un passo indietro.

Cos’è e da dove viene e la London Stone?

E’ un pietrone informe di calcare che misura 90 × 60 × 30 cm che, secondo il mito, sarebbe stato portato a Londra da Bruto, leggendario fondatore della Britannia e discendente di Enea (o, secondo altri, console romano).

Più probabilmente il masso era parte di un edificio romano di rango senatoriale sito al centro di Londinium.

La sua localizzazione, da tutte le testimonianze scritte e no, è sempre stata Candlewick street (oggi Cannon Street) a ridosso della scomparsa chiesa di San Swithin. In questa posizione venne certificata dalla prima mappa ufficiale di Londra “Copperplate” del 1550.

L’oggetto misterioso, però, era già stato menzionato in quel luogo sin dal 12° secolo; se ne ha, infatti, traccia in numerosi racconti di folklore, di letteratura e vita reale londinese che hanno costruito intorno alla London stone una reputazione assai enigmatica, simbolica e misteriosa, oltre a configurarla come noto punto di riferimento topografico. Al tempo della regina Elisabetta I già si contavano almeno sei interpretazioni: gadget del fondatore Bruto, vestigia presente in situ da prima che esistesse la città romana, pietra miliare del palazzo del governatore romano, monumento eretto per ordine del mitico re Lud, omphalos che segnava il centro esatto di Londra, luogo dove venivano processati i grandi debitori. Tutti però erano d’accordo su una cosa: qualunque fosse l’origine della pietra, non la si doveva mai spostare: la canta popolare, infatti, dice che “fino a quando la pietra di Bruto rimane suo posto, Londra prospera”.

La pietra sopravvisse, pur riducendosi di dimensioni, al grande incendio del 1666, uno degli eventi più devastanti della storia di Londra: dopo tale disastro le venne applicata una cupola protettiva.

Nei secoli il nostro masso informe continuò ad essere utilizzato come indirizzo sulle mappe. E’ stato anche citato da William Shakespeare nell’Enrico VI.

Nel 1742 la pietra venne considerata un ostacolo al traffico dei carri e venne spostata di qualche metro, di là dalla strada, dal lato Sud a quello Nord, accanto alla porta della ricostruita chiesa di San Swithin. Nel 1798 venne nuovamente spostata nell’angolo est della parete sud della stessa chiesa. Entrambi questi spostamenti, però, sono stati ritenuti poco significativi e comunque molto rispettosi dell’originaria collocazione del talismano.

Infine, nel 1820, la London stone venne sistemata dentro una nicchia: la si poteva osservare da un’apertura circolare.

Nel 1869 venne installata una grata di ferro di protezione e una scritta esplicativa in latino e in inglese sulla parete della chiesa.

La pietra è scampata ai bombardamenti tedeschi del 1940.

Nel 1962, demoliti i resti della chiesa e sostituiti dall’attuale edificio “111 Cannon Street”, la pietra è rimasta lì.

Nel 1960, in situ, le è stata rifatta la nicchia con griglia metallica e vetri.

Nel maggio di quest’anno, invece, l’inattesa e sorprendente decisione di spostarla drasticamente.

Per secoli la London stone era stata evocata, strusciata, calpestata, sfiorata, curata, osservata e invocata, sino a diventare una attrazione turistica sulle guide, ma mai si ci si era azzardati a rimuoverla completamente dalla strada originaria ove era collocata.

Poi, il giorno 13 di un mese qualunque – ma il 13 è numero infausto agli anglosassoni – obliati burocrati hanno consentito la demolizione dell’edificio di Cannon street che la ospitava e, senza pensarci troppo, hanno caricato di peso il masso e l’hanno catapultato oltre un chilometro a Nord, collocandolo in una stanzetta dedicata al London Museum.

E lì giace tutt’ora.

Però, 40 giorni dopo lo spostamento, il 23 giugno 2016, è accaduto qualcosa.

Gli inglesi hanno decretato la Brexit, l’addio all’Europa!

Vuoi mai che la pietra abbia smesso di proteggere Albione?

Paolo Casolari